La nuova ammiraglia prodotta a Rüsselsheim offre contenuti di qualità confezionati in un bel “pacchetto”, a prezzi competitivi.
Alla Opel sono fatti così: costruiscono ottime macchine tedesche – l’Insignia, in particolare, nasce nello storico stabilimento di Russelsheim, a mezz’ora di macchina da Francoforte – ma si trovano a competere in un mercato in cui alcune connazionali rivali riescono a vendere i loro prodotti a prezzi decisamente maggiori. Per questo, di fronte ai giornalisti, ci tengono almeno a sottolineare il rapporto qualità-prezzo della loro ammiraglia, che in Italia va in vendita a partire da 30.250 euro, un listino simile a quello della Volkswagen Passat. Anche i costi di manutenzione sono bassi, dicono i tecnici, e la dimostrazione viene dal successo riscosso dalla scorsa Insignia – 930 mila esemplari prodotti complessivamente – nelle flotte.
Un‘auto molto attesa visto che l’attuale modello, venduto in più di 900.000 esemplari, è in produzione dall’ormai lontano 2008. Per sviluppare la nuova generazione gli ingegneri tedeschi hanno cercato di eliminare tutte le criticità della Insignia prima serie. Un’auto che offriva un’abitabilità piuttusto limitata a chi sedeva dietro e che era afflitta da un peso troppo elevato per la sua categoria ma anche dalla presenza di un’infinità di tasti sulla plancia. Nella mente dei progettisti quindi la nuova Insignia sarebbe dovuta essere un’auto molto più leggera, decisamente più spaziosa ma anche più tecnologica e atletica nel design, senza dimenticare tutti gli aspetti legati all’efficenza. Nel corso del nostro test in anteprima cercheremo di capire come e se la nuova Isignia manterrà le promesse.
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